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Tasso di natalità in Italia e il mercato del lavoro. Dalla paura dell’impegno ai Social Media.

Tasso di natalità in Italia e il mercato del lavoro. Dalla paura dell’impegno ai Social Media.

L’Italia è un paese affascinante per studiare la correlazione tra il tasso di natalità e il mercato del lavoro. Negli ultimi decenni, la partecipazione femminile al mercato del lavoro è stata associata a livelli di fertilità più elevati nei paesi ad alto reddito. Tuttavia, l’Italia si distingue per la sua bassa partecipazione femminile alla forza lavoro e per i tassi di fertilità rispetto alla maggior parte degli altri paesi europei.

Gli ultimi dati (Istat 2024) dimostrano che l’occupazione femminile ha iniziato ad essere positivamente associata alla fertilità a livello individuale, sia nel Nord che nel Sud Italia, a partire dal 2010. Questo suggerisce che le donne che lavorano sono più inclini ad avere figli rispetto al passato. Tuttavia, l’evidenza a livello individuale sulla relazione tra occupazione e fertilità in Italia mostra che la condizione di occupazione degli uomini svolge il ruolo più importante nella formazione delle decisioni riproduttive.

Le nuove generazioni, in particolare i millennials, stanno effettivamente scegliendo di non sposarsi o avere figli allo stesso ritmo delle generazioni precedenti. Questo può essere attribuito a una serie di fattori:

La paura dell’impegno è un fattore significativo. Molti giovani adulti desiderano esplorare la vita e le loro opzioni prima di impegnarsi in un matrimonio o nella genitorialità. Questa paura può essere alimentata da una serie di fattori, tra cui l’osservazione dei tassi di divorzio tra i loro genitori o altri adulti significativi nelle loro vite.

L’inflazione e l’insicurezza economica possono anche giocare un ruolo importante nelle decisioni delle nuove generazioni di ritardare o evitare completamente il matrimonio e la genitorialità. La ricerca ha dimostrato che la condizione di lavoro (ad esempio, occupato, disoccupato, lavoro precario, ecc.) influisce sulla formazione dell’unione eterosessuale e l’effetto della condizione di lavoro di entrambi i partner sulla fertilità, tenendo conto del grado di (in)stabilità del lavoro.

Il tasso di divorzio in Italia è in costante aumento. Dal 2020, il tasso di divorzio in Italia è aumentato del 60% e nei quattro anni successivi il dato aumenta di due punti percentuali a progressivo. Questo può avere un impatto sulle decisioni delle nuove generazioni riguardo al matrimonio.

L’ascesa dei social media ha reso più facile per le nuove generazioni “giocare sul campo”, contribuendo a problemi di impegno. I social media offrono un accesso senza precedenti a una vasta gamma di potenziali partner, il che può rendere più difficile per alcuni individui impegnarsi in una relazione a lungo termine.

Le decisioni delle nuove generazioni di ritardare o evitare il matrimonio e la genitorialità sono influenzate da una serie di fattori complessi e interconnessi. Questi includono cambiamenti culturali, sfide economiche e l’ascesa dei social media. Continuerà ad essere importante monitorare queste tendenze e comprendere come influenzano le decisioni delle nuove generazioni riguardo al matrimonio e alla genitorialità.

In risposta alla persistente bassa fertilità in Italia, il governo italiano ha introdotto l’Assegno Unico Universale (GFA) nel marzo 2022. Questa misura mira a “promuovere il tasso di natalità, sostenere la genitorialità e promuovere l’occupazione, in particolare per le donne” (articolo 1). Anche se l’obiettivo del GFA è sostenere la fertilità piuttosto che alleviare la povertà infantile, è probabile che questa misura aiuti a ridurre la povertà, soprattutto per le famiglie con bambini precedentemente escluse da contributi in denaro significativi, come i residenti stranieri di recente e i disoccupati.

La correlazione tra il tasso di natalità e il mercato del lavoro in Italia è un argomento complesso e multifattoriale. Mentre le politiche governative come l’Assegno Unico Universale cercano di affrontare queste questioni, le nuove generazioni continuano a navigare in un panorama in continua evoluzione di opportunità economiche, aspettative sociali e sfide personali. Continueremo a monitorare questi sviluppi mentre l’Italia si sforza di bilanciare le esigenze del suo mercato del lavoro con i desideri e le aspettative delle sue nuove generazioni.

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