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Ricominciare da Tre. Una Riflessione Ironica sul Cambiamento e i Pregiudizi.

Ricominciare da Tre. Una Riflessione Ironica sul Cambiamento e i Pregiudizi.

Ricominciare da tre, un film iconico del grande Massimo Troisi, ci offre un dialogo memorabile tra Troisi e Robertino che può essere interpretato come una metafora del cambiamento individuale e professionale. Ma cosa succede quando questo cambiamento si scontra con i dogmi di una mamma piena di pregiudizi? E se questa mamma fosse una metafora di un’azienda chiusa mentalmente?

Nel film, Troisi, un uomo comune con una vita ordinaria, incontra Robertino, un “ragazzo” educato  alle regole di una società perbenista. Robertino è lo specchio di tanti lavoratori che sono inchiodati a delle regole sociali preconfezionate, dove sono previste solo determinate risposte ad altrettante domande. Dinamiche limitanti per le aspirazioni di un percorso di crescita, di chiunque. Eppure questo è un fenomeno molto presente in aziende dalle dimensioni piccole e grandi, pubbliche e private, italiane ed estere.

Ma immaginiamo ora che Robertino sia cresciuto con una mamma piena di pregiudizi, che gli ha insegnato a vedere il mondo in un certo modo, a seguire certe regole, a non mettere in discussione l’ordine stabilito. Questi dogmi possono diventare un ostacolo al cambiamento, un muro che impedisce a Robertino di “fare l’adulto” nel modo in cui desidera.

E se estendiamo questa metafora al mondo del lavoro? Immaginiamo che la mamma di Robertino sia un’azienda. Un’azienda che ha dei “valori”, delle regole rigide, una mentalità chiusa. Un’azienda che non permette ai suoi dipendenti di crescere, di cambiare, di “fare l’adulto”. Questa azienda, come la mamma di Robertino, può diventare un ostacolo al cambiamento individuale e professionale.

Il dialogo tra Troisi e Robertino ci ricorda che il cambiamento, sia individuale che professionale, è un processo continuo. Ma ci ricorda anche che questo cambiamento può essere ostacolato da pregiudizi e dogmi. Che si tratti di una mamma o di un’azienda, è importante rimanere aperti al cambiamento, a nuove idee, a nuovi modi di vedere il mondo. Solo così possiamo veramente “ricominciare da tre”.

E ricordate, come diceva Troisi, “Chi troppo e chi niente, la felicità sta nel mezzo. Ma nel mezzo di che? Questo è il problema!”.

 

Secondo uno studio fatto e pubblicato da Groysberg B., Lee J., Price J., Cheng J. Y. (2018), The leader guide to corporate culture. How to manage the eight critical elements of organization life. Harvard business review, la cultura aziendale ha un peso specifico nella vita di tutti i giorni, a partire proprio dalla sedimentazione dei valori sociali più rappresentativi di una comunità occidentale. Dall’orientamento politico a quello religioso, passando da quello sessuale e valoriale in generale.

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