Nel nome della Madre, del Figlio e dello Spirito Santo?
Essere madre è una delle esperienze più gratificanti e impegnative della vita. Quando una donna diventa madre, la sua vita cambia in modi che non avrebbe mai potuto immaginare. Ma quando una madre deve anche lavorare, le sfide possono diventare ancora più complesse.
La disparità di genere sul luogo di lavoro è un problema persistente che affligge molte donne, in particolare le madri. Questa disparità si manifesta quando due lavoratori di sesso opposto, a parità di mansioni svolte e di ore lavorate, non beneficiano delle medesime condizioni di lavoro. Questo può comportare che la persona discriminata guadagni di meno e/o non abbia accesso alle medesime opportunità di carriera. Le donne, in particolare se sono madri, incontrano maggiori difficoltà a entrare nel mondo del lavoro, guadagnano in media meno rispetto ai colleghi uomini, devono superare enormi ostacoli per accedere alle posizioni di vertice e sono anche quelle che più ricevono offese e talvolta aggressioni fisiche.
La differenza salariale tra uomini e donne è un altro problema significativo. In Italia, la differenza salariale di genere complessiva (salario annuale medio percepito da uomini e donne) è del 43,7% (Istituto A.T. Beck). Questo significa che, a parità di impiego, se un uomo in Italia guadagna un euro in un’ora, una donna guadagna 94.4 centesimi. Questo divario salariale continua a riprodurre una delle ingiustizie sociali più estese a livello planetario.
In Italia, la sfida di conciliare il lavoro con la maternità è particolarmente acuta. Secondo le statistiche (rapporto Save The Children 2024), una lavoratrice su cinque esce dal mercato del lavoro dopo essere diventata madre. Questo dato riflette la profonda difficoltà nel bilanciare gli impegni lavorativi con la cura dei bambini.
La maternità comporta una serie di responsabilità e impegni che possono essere difficili da gestire insieme a un lavoro a tempo pieno. Le madri devono occuparsi non solo delle esigenze quotidiane dei loro figli, ma anche delle loro esigenze emotive e di sviluppo. Questo può includere tutto, dall’accompagnare i figli a scuola o alle attività extracurriculari, all’assicurarsi che stiano crescendo in un ambiente sano e stimolante.
Tuttavia, il problema non è solo la quantità di tempo e di energia richiesta dalla maternità. Un altro fattore chiave è la mancanza di servizi di assistenza adeguati. In molte parti d’Italia, l’accesso a servizi di assistenza all’infanzia di alta qualità e a prezzi accessibili è limitato. Questo può rendere ancora più difficile per le madri lavoratrici trovare il giusto equilibrio tra le loro responsabilità professionali e personali.
Inoltre, esiste ancora un pregiudizio culturale secondo cui le madri dovrebbero essere le principali caregiver dei loro figli. Una sorta di spirito santo onnipresente, dalle disponibilità infinite. Questo può portare a una pressione sociale e a aspettative ingiuste sulle madri che lavorano, aumentando ulteriormente lo stress e la difficoltà di conciliare lavoro e maternità.
Per affrontare queste sfide, è necessario un cambiamento sia a livello culturale che a livello politico. A livello culturale, è importante riconoscere e valorizzare il ruolo delle madri che lavorano e sostenere una visione più equilibrata delle responsabilità genitoriali. A livello politico, è fondamentale investire in servizi di assistenza all’infanzia di alta qualità e accessibili e promuovere politiche di lavoro flessibili che tengano conto delle esigenze delle famiglie.
Mantenere un posto di lavoro può essere particolarmente difficile per le madri in Italia. Tuttavia, riconoscendo e affrontando le sfide che le madri lavoratrici devono affrontare, possiamo sperare di costruire una società in cui tutte le madri hanno la possibilità di prosperare sia professionalmente che personalmente.
Le madri che lavorano affrontano una serie di sfide uniche. Devono bilanciare le responsabilità del lavoro e della famiglia, affrontare la disparità di genere sul luogo di lavoro e la differenza salariale, e superare le difficoltà nel mantenere il posto di lavoro. È fondamentale che le società e i datori di lavoro riconoscano queste sfide e prendano misure per supportare le madri lavoratrici. Solo allora potremo sperare di raggiungere una vera parità di genere sul luogo di lavoro.
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