I nuovi poveri, i Giovani.
La povertà in Italia è un problema persistente che affligge milioni di individui e famiglie. Nonostante gli sforzi per ridurre la povertà, il problema rimane significativo e complesso, influenzato da una serie di fattori tra cui l’occupazione, l’età e l’origine.
Nel primo quadrimestre del 2024, l’Istat ha rilevato che la povertà assoluta in Italia è rimasta sostanzialmente stabile rispetto all’anno precedente. Questo significa che nonostante gli sforzi per ridurre la povertà, il numero di persone che vivono in condizioni di povertà non è diminuito in modo significativo.
Circa 2,18 milioni di famiglie, pari all’8,5% del totale, si trovavano in condizioni di povertà assoluta. Questo indica che quasi una famiglia su dieci in Italia vive in condizioni di povertà assoluta. La povertà assoluta si riferisce a una condizione in cui le famiglie non hanno le risorse economiche sufficienti per soddisfare le esigenze di base come cibo, alloggio, vestiti e assistenza sanitaria.
Inoltre, circa 5,75 milioni di individui, pari al 9,8% della popolazione, si trovavano in condizioni di povertà assoluta. Questo significa che quasi una persona su dieci in Italia vive in condizioni di povertà assoluta. Questo dato è particolarmente preoccupante, poiché indica che un gran numero di individui in Italia non ha accesso alle risorse di base necessarie per vivere una vita dignitosa.
Questi dati evidenziano la gravità del problema della povertà in Italia. Nonostante l’aumento dell’occupazione e gli sforzi per stimolare l’economia, la povertà rimane un problema significativo che affligge un gran numero di famiglie e individui in Italia. È necessario un approccio multisettoriale per affrontare efficacemente la povertà, che includa politiche di occupazione, istruzione, assistenza sociale e sanitaria.
La povertà tra i giovani in Italia è un problema che merita una particolare attenzione. Secondo le statistiche dell’UE evidenziavano già nel 2021, un giovane italiano su quattro tra i 15 e i 29 anni, ovvero quasi il 25%, è a rischio povertà. Questa percentuale è superiore alla media dell’UE, che è circa del 20%.
Questo dato, riposizionato in peggioramento nel il primo quadrimestre 2024, evidenzia una serie di sfide che i giovani italiani devono affrontare. La povertà tra i giovani può essere attribuita a una serie di fattori, tra cui la disoccupazione, la precarietà del lavoro, l’istruzione insufficiente e le barriere all’accesso ai servizi sociali.
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Disoccupazione e precarietà del lavoro: Molti giovani italiani faticano a trovare un lavoro stabile e ben retribuito. Il tasso di disoccupazione giovanile in Italia è tra i più alti in Europa, e molti di coloro che trovano lavoro sono costretti a lavorare con contratti a termine o part-time, spesso con salari bassi.
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Istruzione insufficiente: L’istruzione è un fattore chiave per prevenire la povertà. Tuttavia, in Italia, molti giovani non completano gli studi secondari o terziari, limitando le loro opportunità di trovare un lavoro ben retribuito.
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Barriere all’accesso ai servizi sociali: Molti giovani in Italia hanno difficoltà ad accedere ai servizi sociali, come l’assistenza sanitaria e l’istruzione, a causa di barriere economiche e burocratiche.
È importante sottolineare che tra i “nuovi poveri” in Italia, un numero significativo è rappresentato dai giovani. Questo gruppo di giovani lavoratori, nonostante sia impiegato, si trova a vivere in condizioni di povertà.
I giovani lavoratori sono particolarmente vulnerabili alla povertà per una serie di motivi. Primo fra tutti, i giovani sono più propensi a lavorare in settori con salari bassi o a essere impiegati in lavori precari, come contratti a termine o part-time. Questo può portare a un reddito instabile e insufficiente per coprire le spese di base.
Inoltre, i giovani possono avere difficoltà ad accedere ai servizi sociali, come l’assistenza sanitaria e l’istruzione, a causa di barriere economiche e burocratiche. Questo può ulteriormente esacerbare la loro situazione di povertà.
Infine, i giovani possono essere particolarmente colpiti dalle sfide economiche più ampie, come l’aumento del costo della vita e la stagnazione dei salari. Questi fattori possono rendere difficile per i giovani lavoratori mantenere un tenore di vita dignitoso, nonostante siano impiegati.
Per affrontare il problema della povertà tra i giovani lavoratori, è necessario un approccio sistemico che vada oltre l’aumento dell’occupazione. È importante garantire salari dignitosi, condizioni di lavoro stabili e accesso a servizi sociali di qualità. Inoltre, è necessario affrontare le disuguaglianze strutturali che contribuiscono alla povertà, come l’accesso limitato all’istruzione e alle opportunità economiche. Solo così si potrà ridurre la povertà tra i giovani e garantire un futuro migliore per la prossima generazione.
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