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Firenze un caso dimenticato? Si Muore ancora, per Lavoro. Oltre le statistiche, rischio e fiducia.

Firenze un caso dimenticato? Si Muore ancora, per Lavoro. Oltre le statistiche, rischio e fiducia.

Sono di queste ore le notizie di altri incidenti sul lavoro in Italia. Da Trento a Lucca, passando per Genova, ma riguarda tutta la penisola.

Eppure sono passati solo cinquanta giorni dal grave incidente di Firenze dove sono morti cinque operai nel cantiere per la costruzione di un supermercato ma, oltre una prevedibile manifestazione sindacale e la mobilitazione della comunità locale, “altro” non abbiamo registrato. Le indagini sugli incidenti sul lavoro avvenuti nel cantiere Esselunga a Firenze sono in corso. La Procura di Firenze ha aperto un’inchiesta per disastro colposo e omicidio colposo plurimo. Durante i primi sopralluoghi, sono state riscontrate diverse criticità. Gli esperti stanno analizzando i campioni delle macerie per controllare se il materiale impiegato fosse adatto. Le indagini sono ancora in corso per accertare le eventuali responsabilità.

La storia si ripete, con numeri inesorabili che narrano di tragedie professionali prima e familiari dopo.

 

Nel 2023 in Italia, ci sono stati oltre 1400 decessi a causa di incidenti sul lavoro. Nel 2024, il numero di morti sul lavoro in Italia è già salito a 145. Inoltre, il numero degli infortuni sul lavoro denunciati ha segnato un aumento del 4,2% nella gestione Industria e servizi (dai 30.925 casi del 2023 ai 32.215 del 2024), del 9,1% in Agricoltura (da 1.545 a 1.685) e del 17,7% nel Conto Stato (da 7.023 a 8.266). Questi dati evidenziano la necessità di un’azione collettiva per migliorare la sicurezza sul lavoro.

 

Dal punto di vista sociologico, la sicurezza sul lavoro è strettamente legata alla cultura del lavoro e alle norme sociali. In molte organizzazioni, la sicurezza sul lavoro è vista come un costo aggiuntivo o come un ostacolo alla produttività. Questa mentalità può portare a una mancanza di attenzione alla sicurezza, che a sua volta può portare a un aumento degli incidenti sul lavoro. Ma non solo, c’è un elemento comportamentale che riguarda il singolo Lavoratore, nella percezione del rischio o del grado di fiducia di cui gode all’interno di un’impresa. Elementi che possono influire sul grado di attenzione o percezione del pericolo.

Inoltre, la pressione sociale e le aspettative possono influenzare la percezione della sicurezza sul lavoro. Ad esempio, i lavoratori potrebbero sentirsi obbligati a mettere a rischio la propria sicurezza per mantenere il ritmo di lavoro o per evitare di apparire “deboli” o “poco professionali”.

Il contributo sociologico allo studio del rischio, degli incidenti tecnologici e della sicurezza organizzativa è diventato in questi ultimi anni sempre più importante. Sociologi come Niklas Luhmann e Anthony Giddens hanno esplorato il concetto di rischio in relazione a fattori come la fiducia e la riflessività della vita sociale moderna.

Niklas Luhmann, sociologo tedesco, ha esplorato il concetto di rischio in relazione alla fiducia. Secondo Luhmann, la fiducia è strettamente legata al rischio, poiché il termine “rischio” è apparso solo in epoca moderna quando si è capito che i risultati imprevisti possono essere una conseguenza delle nostre decisioni. Questo concetto può essere applicato alla sicurezza sul lavoro. Ad esempio, un lavoratore potrebbe fidarsi delle misure di sicurezza implementate nel suo luogo di lavoro. Tuttavia, se queste misure non sono adeguate, il lavoratore si trova a rischio di incidenti sul lavoro. Questa correlazione tra fiducia e rischio sottolinea l’importanza di implementare misure di sicurezza efficaci e di comunicare chiaramente queste misure ai lavoratori.

Anthony Giddens, sociologo britannico, ha osservato che la fiducia esiste nel contesto della generale consapevolezza che l’attività umana è socialmente creata piuttosto che essere data dalla natura delle cose o determinata dall’influenza divina. Questo concetto, noto come “riflessività sociale”, può essere applicato alla sicurezza sul lavoro. Ad esempio, le norme e le aspettative sociali possono influenzare come i lavoratori percepiscono e rispondono alle misure di sicurezza sul lavoro. Se la sicurezza sul lavoro è valorizzata e promossa come parte integrante della cultura del lavoro, è più probabile che i lavoratori adottino comportamenti sicuri sul lavoro.

La sicurezza sul lavoro è un problema complesso che richiede un approccio multidimensionale. Non basta solo creare leggi e regolamenti; è necessario anche cambiare la cultura del lavoro e le norme sociali. Solo allora saremo in grado di ridurre il numero di incidenti sul lavoro e garantire un ambiente di lavoro sicuro per tutti.

Fonte dati: Istituto Nazionale per l’Assicurazione contro gli Infortuni sul Lavoro (INAIL)

Fonte dati: Istituto Nazionale di Statistica (ISTAT)

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