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Diffidate dai Capi che alimentano la competizione estrema tra colleghi. Alla lunga perdono tutti.

Diffidate dai Capi che alimentano la competizione estrema tra colleghi. Alla lunga perdono tutti.

Mi è capitato di avere a che fare con responsabili che alimentavano (e credo lo fanno tuttora) una competizione incontrollabile nell’ambiente di lavoro. Ci vuole tempo (e non solo) per capire che, il più delle volte, è una pratica deleteria e fallimentare.
Alcuni capi possono favorire una competizione intensa tra i colleghi a seguito di alcune convinzioni.
Ecco alcuni esempi:
Motivazione. Alcuni capi credono che la competizione possa motivare i dipendenti a lavorare più duramente e a migliorare le loro prestazioni. Dietro si nasconde il rischio di uno spreco di energie delle risorse coinvolte.
Innovazione. La competizione può stimolare l’innovazione, poiché i dipendenti cercano di superare i loro colleghi trovando nuove idee e soluzioni. Ma rischiando di individuare soluzioni solitarie e spesso non condivise.
Valutazione delle prestazioni. In alcune organizzazioni, i capi possono utilizzare la competizione come strumento per valutare le prestazioni dei dipendenti. Il più delle volte, non tenendo conto delle singole attitudini dei soggetti coinvolti, creando dei danni irreversibili a livello emotivo. Demotivazione e senso di sconfitta.

E’ importante notare che una competizione eccessiva (incontrollata) può avere effetti negativi, come lo stress, la tensione, i comportamenti aggressivi e una diminuzione della produttività. Inoltre, può creare un ambiente di lavoro tossico in cui tutti sono in guerra con tutti.

Per gestire la competizione sul lavoro, è importante considerare la natura del proprio ambiente lavorativo. Valutazione che deve partire proprio dal responsabile di tale dinamica. Ciò non vuol dire che la competizione non debba esistere, alcuni posti di lavoro sono più competitivi di altri per natura, ma calibrando il ritmo di confronto.

Bisogna riconoscere se si lavora in un’organizzazione che incoraggia la competizione sana o in una che accoglie la competizione estrema, per un Lavoratore è un punto di partenza vitale.
Sappiate che se siete davanti ad un’organizzazione che punta sulla “competizione spinta”, verranno meno quegli elementi di sostegno reciproco ed una buona intesa sul luogo di lavoro. Reciprocità e sostegno, ormai fattori riconosciuti decisivi per la soddisfazione personale e professionale dei singoli, ed indispensabili per un clima aziendale salubre e produttivo.

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