Accendiamo nei Ragazzi il Fuoco del Desiderio di Massimo Recalcati.
L’articolo di Massimo Recalcati pubblicato ieri su La Repubblica intitolato “Accendiamo nei ragazzi il fuoco del desiderio” fornisce un’analisi profonda e preoccupante del disagio giovanile contemporaneo. Le più recenti statistiche epidemiologiche sul disagio giovanile mostrano un quadro davvero inquietante, con un aumento significativo di angoscia, panico, disturbi psicosomatici, anoressia, bulimia, intossicazioni di vario genere (comprese quelle provocate dagli oggetti tecnologici), violenza e tendenze suicidarie. Questo fenomeno appare in crescita dopo la pandemia di Covid-19, segnalando uno stato di emergenza che richiede un’attenzione immediata.
Recalcati mette in luce come il disagio giovanile sia un riflesso di una società in cui il desiderio e la passione sembrano essersi estinti. I giovani, intrappolati in una routine di aspettative e pressioni, spesso si trovano a navigare un mondo privo di vere passioni. La mancanza di un fuoco interiore, di un desiderio ardente che guida le scelte e le azioni, può portare a una sensazione di vuoto esistenziale, che si manifesta attraverso diverse forme di disagio psicologico.
L’era digitale ha certamente accentuato questo fenomeno. L’accesso costante a dispositivi tecnologici e social media ha creato un ambiente in cui i giovani sono bombardati da stimoli continui e superficiali. Questo può portarli a una sorta di intossicazione digitale, che non solo distorce la percezione della realtà, ma contribuisce anche a un senso di alienazione e isolamento. La dipendenza dai dispositivi tecnologici ha sostituito le interazioni umane genuine, rendendo ancora più difficile per i giovani trovare un significato e un senso di appartenenza.
La pandemia di Covid-19 ha ulteriormente aggravato la situazione. L’isolamento sociale, l’incertezza economica e la paura per la salute hanno esacerbato i sentimenti di ansia e panico tra i giovani. La chiusura delle scuole e la limitazione delle attività sociali hanno privato molti ragazzi di opportunità essenziali per la loro crescita personale e sociale, contribuendo all’aumento del disagio psicologico.
Approfondendo quanto scritto da Recalcati, l’importanza di accendere il fuoco del desiderio nei giovani va ben oltre un mero incoraggiamento. È un processo che richiede un impegno costante e coordinato tra vari attori della società.
Le scuole e le università non sono solo luoghi di apprendimento accademico, ma devono diventare incubatori di passioni. Creare un curriculum che vada oltre la semplice trasmissione di conoscenze, integrando attività che stimolino la creatività, il pensiero critico e l’esplorazione di interessi personali è fondamentale. Come sottolinea Howard Gardner, famoso psicologo per la teoria delle intelligenze multiple, ogni individuo possiede un diverso tipo di intelligenza che deve essere riconosciuto e valorizzato. L’educazione personalizzata, che riconosce e sviluppa i talenti unici di ogni studente, può accendere quella scintilla di desiderio che è essenziale per il loro sviluppo.
Le famiglie giocano un ruolo altrettanto cruciale. Genitori e caregiver devono fornire un ambiente di supporto che incoraggi i giovani a esplorare le proprie passioni senza paura di fallire. Il sostegno emotivo e la guida nel trovare ciò che li motiva possono fare una differenza significativa. Secondo Jean Piaget, famoso psicologo dello sviluppo, i bambini imparano meglio attraverso il gioco e l’interazione con il loro ambiente. Pertanto, offrire opportunità di apprendimento pratico e esperienziale può aiutare i giovani a scoprire e coltivare i loro interessi.
A livello più ampio, la società deve promuovere un cambiamento culturale che valorizzi l’individualità e l’autonomia dei giovani. Questo significa creare politiche e programmi che supportino le loro aspirazioni e offrano spazi sicuri dove possano sperimentare e crescere. Le organizzazioni comunitarie, le aziende e le istituzioni pubbliche devono collaborare per offrire risorse e opportunità che stimolino la curiosità e l’innovazione.
Creare ambienti che stimolino la curiosità significa fornire risorse e opportunità che siano accessibili e rilevanti per i giovani. Questo include laboratori creativi, programmi di mentorship, stage e esperienze pratiche in vari campi di interesse. È essenziale promuovere una cultura della curiosità e dell’apprendimento continuo, dove i giovani si sentano liberi di esplorare e sperimentare senza il timore di giudizi negativi.
Promuovere l’autonomia implica dare ai giovani la possibilità di prendere decisioni sulle proprie vite e carriere. Questo può essere realizzato attraverso programmi che insegnano le competenze di vita, come la gestione del tempo, la risoluzione dei problemi e la pianificazione delle carriere. La fiducia nelle loro capacità e il riconoscimento dei loro successi, anche piccoli, possono alimentare il loro desiderio di perseguire i propri obiettivi.
Infine, supportare i giovani nel trovare e coltivare le loro passioni richiede un investimento a lungo termine. Le istituzioni educative devono collaborare con le famiglie e le comunità per creare un ecosistema di supporto che riconosca e valorizzi le diverse aspirazioni e talenti. Come suggerisce Ken Robinson, esperto di educazione, è essenziale creare un ambiente in cui ogni giovane possa trovare il proprio elemento, quella combinazione unica di passione e abilità che dà senso e scopo alla vita.
Accendere il fuoco del desiderio nei giovani è un compito complesso che richiede l’impegno di tutti: scuole, famiglie e società. Solo attraverso un approccio integrato e sostenibile possiamo sperare di vedere una generazione di giovani motivati, realizzati e pronti a contribuire positivamente al mondo.
Il quadro delineato da Recalcati non può essere ignorato. La diffusione del disagio giovanile è un sintomo di problemi più profondi che affliggono la nostra società. Accendere nei ragazzi il fuoco del desiderio non è solo una questione di benessere individuale, ma una necessità per costruire un futuro più sano e resiliente. Solo attraverso un impegno collettivo e una visione orientata al benessere dei giovani possiamo sperare di affrontare e superare questa emergenza.
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