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Nel Nome del Padre, del Figlio e dello Spirito dell’Appalto.

Nel Nome del Padre, del Figlio e dello Spirito dell’Appalto.

Un incidente mortale sul lavoro ha scosso la comunità di Brindisi, in Italia. Un operaio di 46 anni, Vincenzo Valente, ha perso la vita in uno zuccherificio ieri 4 maggio 2024. Questa tragedia ha un risvolto ancora più amaro, poiché il padre di Vincenzo, Cosimo Valente, è morto in un incidente sul lavoro nove anni fa.

Vincenzo Valente, un operaio di 46 anni di Latiano, è morto la notte scorsa in seguito ad un incidente sul lavoro che si è verificato all’interno di uno zuccherificio a Brindisi. L’uomo era impegnato per conto di una ditta esterna in alcune attività di manutenzione sull’impianto. Durante questi lavori, per cause ancora in corso di accertamento, il nastro dell’impianto ha tranciato un braccio di Vincenzo, provocando una grave emorragia.

Nonostante i tentativi di soccorso da parte dei sanitari del 118, Vincenzo non è sopravvissuto. L’incidente è avvenuto dopo la mezzanotte nello stabilimento che si trova sulla strada per Fiume Piccolo.

La tragedia di Vincenzo riecheggia quella del padre, Cosimo Valente, che è morto in un incidente sul lavoro nel 2015. Cosimo aveva 65 anni quando, l’11 febbraio di nove anni fa, è morto dopo una caduta da un albero, mentre erano in corso lavori di potatura.

La situazione in Puglia è preoccupante. I dati (Inail) mostrano un aumento del 78% degli incidenti sul lavoro nel primo trimestre del 2024. Tra gennaio e febbraio 2024, gli incidenti sul lavoro sono stati oltre 4.200, 250 in più rispetto allo stesso periodo dell’anno precedente. Questo trend preoccupante sottolinea l’importanza di affrontare la questione della sicurezza sul lavoro.

Ancora più ricorrente sta divenendo la correlazione tra gli accadimenti tragici sul lavoro e la tipologia dello stesso. Emerge, in maniera prepotente, la correlazione tra le morti sul lavoro e l’appalto di alcune prestazioni ad imprese esterne.

Il lavoro appaltato è una pratica comune in molte industrie. Tuttavia, può presentare rischi significativi per la sicurezza dei lavoratori se non gestito correttamente. Il lavoro appaltato può spesso comportare lavoratori che operano in ambienti non familiari o con attrezzature con cui potrebbero non essere completamente addestrati. Inoltre, le aziende che appaltano il lavoro possono non avere lo stesso livello di impegno o risorse per garantire la sicurezza sul lavoro rispetto alle aziende che impiegano direttamente i loro lavoratori.

La sicurezza sul lavoro è un diritto fondamentale di tutti i lavoratori. Tuttavia, i dati (IPSOA) mostrano che i lavoratori appaltati possono essere a maggior rischio di incidenti sul lavoro. Questo può essere dovuto a una serie di fattori, tra cui la mancanza di formazione adeguata, la mancanza di familiarità con l’ambiente di lavoro e le attrezzature, e la pressione per completare il lavoro rapidamente.

Inoltre, la legge italiana prevede specifici obblighi di cooperazione e coordinamento tra committente ed appaltatore connessi ai contratti di appalto, diretti ad accertare l’idoneità tecnico professionale delle imprese appaltatrici e ad assicurare la corretta gestione delle attività oggetto dell’appalto. Questo indica una correlazione tra la mancanza di cooperazione e coordinamento e un aumento degli incidenti sul lavoro.

È fondamentale che le aziende che appaltano il lavoro prendano seriamente in considerazione la sicurezza dei loro lavoratori appaltati. Questo include la fornitura di formazione adeguata, garantendo che i lavoratori siano familiari con il loro ambiente di lavoro e le attrezzature che stanno utilizzando, e garantendo che non ci sia una pressione eccessiva per completare il lavoro rapidamente a scapito della sicurezza. Inoltre, le aziende devono rispettare gli obblighi di cooperazione e coordinamento previsti dalla legge.

Questi elementi sottolineano l’importanza di implementare misure di sicurezza efficaci nei luoghi di lavoro. È fondamentale che le aziende prendano seriamente in considerazione la sicurezza dei loro dipendenti diretti (e non) e implementino politiche che proteggano la loro salute e il loro benessere. La sicurezza sul lavoro non dovrebbe essere un optional, ma una priorità assoluta.

Questi incidenti tragici sottolineano l’importanza della sicurezza sul lavoro e la necessità di prevenire incidenti come questi. La perdita di Vincenzo e Cosimo Valente è un promemoria doloroso (purtroppo, non unico) che la sicurezza sul lavoro deve essere una priorità.

Partito all’alba per il lavoro, il suo tramonto è arrivato troppo presto. Un lavoratore che non rientra a casa, è un sole che non sorge più.

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