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Milano, Single e Lavoro. Un fenomeno nazionale e non solo.

Milano, Single e Lavoro. Un fenomeno nazionale e non solo.

Milano, la capitale economica d’Italia, è diventata la città dei single. Secondo i dati più recenti, il 57% dei nuclei familiari è composto da una sola persona, con un’età media di 48 anni. Questa tendenza rappresenta un cambiamento significativo nella struttura familiare tradizionale e ha implicazioni importanti per il mercato del lavoro.

Negli ultimi anni, la percentuale di famiglie monocomponenti a Milano è passata dal 40% nel 2022 al 56,7% nel 2023, un aumento di quasi il 50%. Questo cambiamento è stato alimentato da vari fattori, tra cui l’aumento del tasso di partecipazione delle donne al mercato del lavoro, la crescita del numero di famiglie a doppio reddito e una maggiore attenzione all’equilibrio tra lavoro e famiglia.

Questo cambiamento nella struttura familiare ha importanti implicazioni per il mercato del lavoro. Con un numero crescente di single, la domanda di lavori flessibili e di servizi che facilitano l’equilibrio tra lavoro e vita personale è in aumento. Inoltre, con un’età media di 48 anni, molti di questi single sono nel pieno della loro carriera professionale, il che potrebbe influenzare la dinamica del mercato del lavoro.

Secondo un rapporto sul mercato del lavoro del 2023, Milano, con poco meno di 1,5 milioni di occupati, ha dimensioni comparabili con quelle di importanti territori come la Sicilia e la Toscana. Questo suggerisce che la città ha un mercato del lavoro robusto e dinamico, che potrebbe essere influenzato dalla crescente percentuale di single.

In Europa, la percentuale di famiglie composte da single varia notevolmente da paese a paese. Secondo i dati Eurostat 2023:

  • In Svezia, il 51% delle persone vive da sole, rendendola la nazione con la più alta percentuale di single.
  • Seguono la Danimarca (44%), la Lituania (42%), la Germania e la Finlandia (41%).
  • In Italia, le famiglie composte solo da un single sono il 32,3%.
  • In Francia, la percentuale è del 36%.
  • In Norvegia, si arriva al 45,7%.

Dal punto di vista sociologico, l’interazione tra la struttura familiare e la carriera professionale è un argomento di grande interesse. La ricerca ha mostrato che esiste una relazione inestricabile tra vita privata e lavorativa. Questa relazione può influenzare le decisioni di carriera e le scelte di vita.

Ad esempio, la necessità di bilanciare le responsabilità familiari con le esigenze del lavoro può influenzare le decisioni di carriera. Allo stesso modo, le pressioni del lavoro possono influenzare la struttura familiare, come ad esempio la decisione di rimanere single.

Sono tanti ad aver affrontato questo fenomeno di destrutturazione e ristrutturazione familiare, ecco alcuni sociologi:

  • Francesco Alberoni.  Alberoni è noto per i suoi studi sui movimenti collettivi e le loro dinamiche. Secondo Alberoni, i movimenti collettivi (tra cui la stessa organizzazione aziendale) sono il risultato di un processo di “innamoramento” collettivo, in cui gli individui si uniscono per perseguire un obiettivo comune. Questo concetto può essere applicato alla tendenza crescente dei single a Milano, poiché potrebbe essere vista come un movimento collettivo verso uno stile di vita più indipendente.
  • Raymond Boudon. Boudon ha sviluppato un modello per spiegare i singoli casi di mutamento sociale in relazione al contesto sociale e interattivo entro cui si verificano. Secondo Boudon, le decisioni individuali, influenzate dal contesto sociale, possono portare a cambiamenti sociali su larga scala. Questo potrebbe spiegare perché un numero crescente di persone a Milano sceglie di rimanere single, poiché queste decisioni individuali, prese nel contesto di un mercato del lavoro in evoluzione, potrebbero aver portato a un cambiamento nella struttura familiare.
  • Martina Gianecchini e Elisa Rati. Hanno condotto uno studio internazionale sulla relazione inestricabile tra vita privata e lavorativa, e come questa influenzi le decisioni riguardo allo sviluppo professionale e personale. Secondo il loro studio, l’equilibrio tra vita privata e lavorativa è un fattore chiave nelle decisioni di carriera. Questo potrebbe spiegare perché molti milanesi scelgono di rimanere single, poiché potrebbero trovare più facile bilanciare le esigenze del lavoro con un nucleo familiare monocomponente.

Questi concetti sociologici forniscono una prospettiva utile per comprendere la crescente percentuale di single a Milano e le sue implicazioni per il mercato del lavoro.

La crescente percentuale di single a Milano rappresenta un cambiamento significativo nella struttura familiare della città. Fenomeno che man mano si estende in tutta la penisola. Questo cambiamento ha importanti implicazioni per il mercato del lavoro e richiede ulteriori ricerche per comprendere appieno le sue conseguenze.

[Fonti: Comune di Milano, Eurostat, Inps, Istat, Repubblica.it]

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