“Gravemente Insufficiente”. Un Paragone tra Bambini e Adulti.
La valutazione scolastica è un argomento che suscita sempre discussioni e riflessioni. Recentemente, si è parlato dell’introduzione della valutazione “gravemente insufficiente” per i bambini nelle scuole primarie. Tuttavia, come formatore per gli adulti, ho avuto modo di osservare gli effetti di una valutazione simile su persone mature e responsabili. In queste due righe, esploreremo il parallelismo tra bambini e adulti riguardo a questa valutazione e discuteremo l’impatto che può avere su entrambi i gruppi.
Per i Bambini – Il Dilemma della Chiarezza
L’attuale sistema di valutazione nelle scuole primarie, basato su giudizi descrittivi correlati al livello di apprendimento raggiunto, è stato spesso criticato per la sua complessità. Come genitori o bambini possono capire che “in via di prima acquisizione” significa insufficiente? È una questione di chiarezza. La valutazione dovrebbe essere comprensibile e trasparente, soprattutto per i bambini che stanno ancora sviluppando la loro autostima e la loro percezione di sé.
L’Effetto sulla Motivazione
La valutazione “gravemente insufficiente” può avere un impatto devastante sui bambini. Immaginate un bambino che riceve questo giudizio: la sua autostima ne risente, la sua motivazione diminuisce e potrebbe persino sviluppare una visione negativa della scuola e dell’apprendimento. Questo non è ciò che vogliamo per i nostri figli.
Per gli Adulti – Il Cambiamento di Prospettiva
Come formatore per gli adulti, ho notato un cambiamento di prospettiva quando si tratta di valutazione. Gli adulti hanno già una base di conoscenze e competenze, e spesso cercano di migliorarsi in ambiti specifici. La valutazione diventa uno strumento per misurare il loro progresso e per motivarli a continuare a imparare.
L’Effetto della Valutazione “Gravemente Insufficiente”
Tuttavia, anche gli adulti possono soffrire a causa di una valutazione negativa. Ho visto formandi che, dopo aver ricevuto un giudizio “gravemente insufficiente”, si sentono demotivati e scoraggiati. Questo impatta la loro partecipazione attiva e la loro fiducia nelle proprie capacità.
Il parallelismo tra bambini e adulti è evidente: una valutazione negativa può danneggiare l’autostima e la motivazione di entrambi i gruppi. Sebbene gli adulti siano più resilienti, l’impatto emotivo è comunque significativo.
La valutazione dovrebbe essere uno strumento per incoraggiare e migliorare, non per demoralizzare. Sia per i bambini che per gli adulti, dobbiamo considerare attentamente l’effetto delle nostre parole e dei nostri giudizi. La chiarezza, la comprensibilità e la trasparenza dovrebbero guidare il nostro sistema di valutazione, indipendentemente dall’età dei destinatari.
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